Lunga Notte delle Chiese 2024, 9°edizione

Giungerà alla sua 9^ edizione, venerdì 7 giugno 2024, la “Lunga Notte delle Chiese”, la grande notte bianca a svolgersi all’interno dei luoghi di culto della città, in cui si fondono insieme cultura, arte, musica, teatro, in una chiave di riflessione e spiritualità. Nata nel 2016 nella Diocesi di Belluno-Feltre, su ispirazione dell’omonimo format austriaco “Lange Nacht der Kirchen”, in poco tempo ha avuto una notevole crescita, raccogliendo anno dopo anno numerosissime adesioni. Nel 2023, ha visto la partecipazione di oltre 130 diocesi italiane, 150 chiese, la Chiesa Valdese Metodista e la Chiesa Protestante. 

Un grande evento popolare che ha l’obiettivo di:

  • dare un segno della presenza della Chiesa nelle comunità, di apertura verso l’esterno;
  • essere un’occasione d’incontro con persone spesso distanti dalla Chiesa;
  • essere un’occasione di confronto tra diverse confessioni;
  • risvegliare l’interesse verso iniziative culturali e sociali delle chiese;
  • presentare la Chiesa come parte importante della vita pubblica;

Come da tradizione, farà da filo comune un nuovo tema. Graviterà attorno ad una parola che suona come un invito: “Trovami“: a Reggio Emilia l’evento si realizzerà nella chiesa di S. Giovannino alle ore 21.00 in piazza S. Giovanni 1. Si tratta di una elevazione spirituale in polifonia, arte e Sacra Scrittura alla scoperta dell’apostolo ed evangelista Giovanni e della chiesa a lui dedicata, S. Giovannino appunto.

Sarà organizzato dalla Venerabile Confraternita dell’Immacolata Concezione e di San Francesco d’Assisi di Reggio Emilia unita alla Cappella Musicale della Cattedrale di Reggio Emilia diretta da Primo Iotti, e in collaborazione con l’Ufficio Diocesani Beni Culturali di Reggio Emilia.

Dunque un’occasione per tutti, religiosi e non, per partecipare ad un evento suggestivo ed eccezionale, di grande coinvolgimento, perché in questa giornata sarà possibile visitare i luoghi sacri delle nostre città in una veste sicuramente originale. La rassegna gode, tra l’altro, del patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura.

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